Cibo e spiritualità nel nuovo Ebraismo

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Il libro di Bianca Anna Viarizzo, Le ricette di Ruth, al di là delle profonde considerazioni sul rapporto tra cibo ed ebraismo, che esulano i confini di una sommaria divulgazione sul tema quale può essere trasmessa in un incontro assimilabile a quello organizzato dall’Associazione Culturale Il Laboratorio, vale la pena essere letto ed apprezzato per quello che è: una guida alla compatibilità ed alla contaminazione tra ricette, per così dire, kasher, ortodosse, e piacevolezze gastronomiche, alla portata di chiunque anche non di religione ebraica.
In definitiva, si riesce ad essere pienamente osservanti da un punto di vista ebraico ed assolutamente partecipi delle proposte gastronomiche del proprio Paese.
Nella fattispecie, l’autrice propone molti piatti del suo retroterra storico e familiare, mezzo piemontese e mezzo toscano con divagazioni sarde, in cui vengono inserite sapide proposte legate al proprio vissuto, come la torta al cioccolato di Magda e gli spaghetti alla bottarga, in un contesto rispettoso delle regole dell’ebraismo.
Niente di eccezionale per una cultura da sempre compartecipe delle vicende storiche ed emozionali dell’Italia.
Insomma, si può prendere tranquillamente il ricettario di Bianca e preparare una simpatica cena tra amici, assolutamente compatibile con la tradizione giudaica.
Non vi siete accorti del retrogusto ebraico?
No?
Molto bene.
Obiettivo raggiunto.