Berlusconismo, il crepuscolo dei moderati

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A tredici anni dalla sua uscita, Mauro Carmagnola ripresenta il suo pamphlet “Perché Berlusconi non ci ha salvati dal Comunismo ma ce lo ha portato”, edito da Il Laboratorio Edizioni, presso la Libreria Claudiana di Torino, nell’ambito del diciassettesimo ciclo degli Incontri di Studio.

L’autore ritiene che, dopo tre lustri dalla pubblicazione dell’agile volume, la storia abbia confermato il tema di fondo di questo lavoro: la discesa in campo del Cavaliere, in chiave visceralmente anti-comunista,  ha determinato il rafforzamento proprio di quella sinistra in alternativa alla quale egli avrebbe dovuto rappresentare un insormontabile baluardo.

Mentre i partiti filo-occidentali, ed in particolare la Democrazia Cristiana, avevano, nei cinquant’anni precedenti, relegato il Pci all’opposizione, dall’avvento di Berlusconi in poi la sinistra ha ripetutamente governato a livello nazionale, ha prevalso nelle amministrazioni locali ed ha condizionato la società italiana, tutelando i propri interessi ed imponendo la propria visione economica, sociale  e pseudo-valoriale.

In definitiva, Berlusconi non si è rivelato un vincente, anche se a questo cliché ha legato la sua immagine, ma si è dimostrato il migliore avversario che la sinistra potesse desiderare.